Sono un ventriloquo del silenzio
sussurro con voce d'abisso
la profondità dei miei pensieri
ne trattengo a stento il senso
ma costantemente vibro nell' anima
al suono delle sue parole incompresibili

06/06/1996

domenica 25 dicembre 2011

DICEMBRE 2012

Ho finito di percorrere il mondo
per trovarmi solo nel valico della notte,
a guardare miliardi di stelle distanti anni
mi illumino di una luce vecchia
e aspetto la fine

sarà un altro big bang
verranno rettili enormi a divorare
gli immensi alberi tropicali
i cui cadaveri col tempo ricercheremo
per intossicarci l'aria

tornerà il primo adamo a rubare la mela
e Dio dovrà ribattezzarci nel fiume
ma non basterà e dovrà rimandare suo figlio
che di nuovo ammazzeremo come Lennon o Luther King
perchè la pace e l'amore non generano profitto

verranno re imperatori ed infine la finanza
schiavitù diverse si alterneranno
lasceremo di nuovo la terra per finire in città
e  mangeremo prodotti industriali
per morire di malattie artificiali
che cureremo con farmaci milionari
ed il gioco si ripeterà
fino all'ennesima fine del mondo.

Mentre guardo ad un passo dalla fine
le infinite stelle ormai esplose
spero che il ciclo si rompa
e rimangano per sempre i grandi rettili
a custodire questo pianeta meraviglioso.

PERCHE' SCRIVO

Un giorno dissi a voce alta mentre ero sui banchi del ginnasio "l'alba di una fine e il tramonto di un inizio" parafrasando quello che diceva la prof, lei e due mie compagne di classe rimasero colpite da questo istintivo e per me banale gioco di parole ed io ne rimasi lusingato. Avevo 15 anni e dopo una delusione d'amore ho iniziato a scrivere e non ho più smesso. Ultimamente sto cercando di usare questo strumento di comunicazione per descrivere la bellezza del posto dove vivo.