Sono un ventriloquo del silenzio
sussurro con voce d'abisso
la profondità dei miei pensieri
ne trattengo a stento il senso
ma costantemente vibro nell' anima
al suono delle sue parole incompresibili

06/06/1996

mercoledì 4 settembre 2013

La rete

Quale pensiero
cosi sottile e inconscio
da rimanere tra i denti
come una parola impronunciabile
può essere tale da indurre
un'azione riflessa non voluta?

è forse un subliminale desiderio
rimasto masticando immagini continue
come una gomma ancora saporita
davanti ad uno schermo?

Non controlliamo più i nostri corpi
vittime di istinti innaturali
pulsioni a fondo cieco
come criceti sulla ruota

non parliamo, non denunciamo
l'omertà é un altro giro di ruota
ci allineiamo e tiriamo avanti
con i loro desideri, la loro felicità
accettando senza lottare le loro verità.

Questi piccoli pensieri
subdoli come un cancro
ci imbrigliano
cosi bene da farci confondere
questa rete con la libertà.

venerdì 5 luglio 2013

Il bacio di Giuda

Ancora qui
senza l'idea di un confine
ad un bacio di distanza
con i nostri occhi puntati
oltre lo sguardo

ci parliamo coi respiri
non con le parole
ogni apnea è la pausa densa
di un possibile inizio

sappiamo già tutto di noi
le labbra protese
già deformate
dall'impronta di altre
si somigliano
ancora

sappiamo già tutto di noi
eppure esitiamo
le mani unite in un pugno
e le gambe intrecciate
come radici
di un solo albero
restano immobili

in un incestuoso
abbraccio
prima dell'inevitabile
addio.

venerdì 28 giugno 2013

Ecco dove ti ho perduta

Ecco dove ti ho perduta
ora mi è così chiaro,
quelle dolci poesie arruffate
annodate ai tuoi folti ricci
che il pettine affilato
ha strappato via
sono i miei silenzi
di adesso.

Ecco dove ti ho perduta
mi è chiaro solo adesso,
come il punto alla fine di un libro
altro spazio non c'era per te
se non tornando indietro
a risfogliare i tuoi occhi
come qualcosa di già scritto
e immutabile.

Ecco dove ti ho perduta
mai avevo creduto al destino
alla piccola parte che ci aveva assegnato,
la lentezza di quei giorni
ora mi è magica ma incomprensibile,
breve era la scadenza dell'amore
che il tempo ci aveva regalato
avremmo dovuto bruciare gli attimi
e ubriacarci di loro.

Ecco dove ti ho perduta
credendo il tempo eterno
e l'amore forte come una quercia
il fulmine ci ha lasciato esausti
col cuore in fiamme ma lacerato
nelle due facce della vita
senza l'ebbrezza dell'inganno
con l'anima nuda alla realtà:
mai rifaremo quel salto
ora che è chiaro dove cadremo.

martedì 18 giugno 2013

La salita finita

Perduti su una strada con i sassi ancora caldi
gli occhi rapiti dal tramonto di fronte
le gambe lisce coi muscoli contratti
e la discesa che si perde nell'ombra,
nel versante percorso la sera è  inoltrata
qua in cima il sole, quel poco che rimane
col suo rosso rende breve ogni sguardo
e rimane traccia nella retina,
una volta che la palpebra si abbassa,
come una ferita luminosa.

Perduti o ritrovati alla fine della salita
col cuore in subbuglio ed i piedi in fiamme
le mani e le ascelle e la schiena sudate
l'amore strizzato come una maglia,
in questo versante la vita è fatica
ma rende svegli e vigili la sua rincorsa
una volta che tramonterà il giorno
la luce ancora dispersa tra le fronde
renderà nitido il cammino verso il mare
durerà il tempo di una notte che scende.

Seduzione

E' un inganno
la seduzione
come l'inchiostro
del polpo
non fa vedere.

Ti guardo mi guardi
non so se solo appariamo
e quanto realmente siamo
in questa nebbia oscura.

Quanti limitati orizzonti
nelle parole e nei gesti
disegniamo
per intrappolarci.

Chissà se sapremo andare oltre
ancora insieme  finita la tempesta,
o una volta che la nebbia è dissolta
naufragheremo su isole diverse.

sabato 18 maggio 2013

L'alibi di Dio

Come un tappeto steso in terra
incapace di levarsi sul pavimento
ma solo arrotolarsi
in un albume di giorni immobili
e senza progressi

una piccola bocca
che non porta a niente
una caldaia umana
che produce emozioni
inconsolabili

Come una bambola che piange
che di amore non puoi nutrire
in un equilibrio fragile di giorni
dove ogni flebile speranza
è una spinta
verso il baratro

cerca solo di non romperti anche tu
e vivi di fede senza rimpianti
e non cercare un colpevole
perchè Dio ha l'alibi
del caos

amalo senza smettere di amarti
e credici sempre......in te
e in lui.

A GPF

Perchè ancora mi proietto in te e ti faccio domande a cui non so rispondermi
perchè stanotte ti ho cercato e trovato in una sinapsi dimenticata dei miei ricordi
e ti ho sognato limpidamente seduto ad un tavolo coi tuoi occhi fissi nei miei?
perchè ora dopo vent'anni torni a parlare con le mie parole
con una serenità e pace che da tempo non mi riconoscevo?
Ho visto il sogno sgretolarsi quando ho cercato di ricordarmi la data di quel volo
sembravi intero nei tuoi sogni e nelle tue passioni ed ormai invecchiato
ma io non ce la facevo a ricordarmi quando ti avessi visto l'ultima volta
e non potevo urlare la mia angoscia perchè nel mio sogno mancava l'aria
e mi son dovuto svegliare per respirare e ti ho riperso.
Lo so che non sei venuto tu a cercarmi nel sogno
sono stato io, soltanto io e non so spiegarmelo,
perchè tu non ci sei e l'hai scelto tu e nessun'altro
di andartene e smettere di giocare e combattere,
anche se mi piacerebbe credere che non fossi io
la visione di te che mi consoli
ma il fantasma del tuo poeta.

mercoledì 13 marzo 2013

STELLE (a D. P.)

Questa trappola
questo accenno di buco nero
che ingoia la luce
che ingoia il corpo stesso
della materia
di cui siamo fatti........

Siamo come stelle
invisibili di giorno
che riesplodono in notti serene
anche quando ormai morte

eccoti spuntare dimenticata
che neanche era sereno
riflessa sul rivolo di una sera
passata a piovere

accorgermi di te
e sapere che non ci sarai più
se son come riflesso
nella mia memoria


ancora brillerai nella distanza
sarà doloroso vederti com'eri
e non sentire nè il tuo calore
nè la tua luce.

mercoledì 20 febbraio 2013

METEORITI

Come pietre scagliate
graffiano il cielo
come nuvole allungate
tracciano il segno
son lampi di sogno e paura
che accennano all'apocalisse.
Ignari procediamo
in inutili spirali quotidiane
incapaci di distinguere
il falso dal vero.
Vulnerabili e fragili
senza istinti animali
ci abbandoniamo
al subdolo predatore.

martedì 29 gennaio 2013

Incarnazione

Sono l'incarnazione di qualcuno che ha vissuto prima di me
non so se meglio abbia fatto la sua parte
ma a volte ricordo fatti estranei al mio passato
che mi rendono inerme davanti al presente
e confuso trattengo a stento delle lacrime non mie.

Credevo di sapere del dolore e della felicità
ma quando smetto di vivere e mi rifugio indietro
convinto di trovare un angolo caldo e sicuro
lo trovo occupato da un'altro diverso da me.

Se ho sofferto è stato per gioco o per caso?
le ferite che mi ha inferto il destino mi appartengono
o sono l'eco di una vita conclusa che in me si ripete?

Quando stanco di farmi domande mi osservo allo specchio
mi sembra impossibile avere avuto un viso bambino,
essere stato vergine e fragile e sensibilmente immaturo
e allora guardandomi attraverso mi cerco un pregio
che sia qualcosa di più della semplice ed inutile onestà.

Sono l'incarnazione di un'uomo che ha avuto e perduto
e rivivo la mia vita sospeso a metà della sua sconfitta
sono la parte migliore dei suoi sbagli  e della mia infelicità
ma ho l'ansia inconsapevole di ripercorrere le sue orme
e rimango dannatamente imprigionato nella sua felicità.

sabato 26 gennaio 2013

Mare

In questa spiaggia grigia
le mie impronte sembrano eterne
una cicatrice immortale
tra un'onda e l'altra

il mare si è preso tutto
e questo  lembo di sabbia
appiattito dall' ultima pioggia
sembra indicarmi lavia

la seguo contro vento
con gli occhi quasi chiusi
nessuna anima mi accompagna
solo qualche gabbiano

sento freddo ai piedi
freddo agli occhi e alle labbra
ma sento l'odore del mare
e sto bene anche così

sono lungo questa strada
lunga quanto una vita
non  mi è chiara la meta
ma ascolto il rumore delle onde

aspettando la mia.

mercoledì 9 gennaio 2013

ZONA FRANCA



09/01/2013 15:32
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La nostra intesa
del tempo viola le regole ,
si intrufola attraverso gli anni
in una bolla d'aria sommersa
che intatta dal fondo risale.
La nostra intesa è muta
fatta di spalle che si sfiorano
di occhi che non si cercano
di gesti interrotti a metà.

E' cade così anche la tua maschera,
la voce ritorna, e trema e vibra come allora
del tempo passato annulando la distanza.
Ti ascolto come se non avessi mai smesso
e mi accorgo che il tempo non scava nè usura
ma si stratifica su di noi per sempre cristallizati
in quegli attimi magici nell'adolescenza vissuti.

E così insieme ci svegliamo
rotto il guscio
dal sogno del presente.

PERCHE' SCRIVO

Un giorno dissi a voce alta mentre ero sui banchi del ginnasio "l'alba di una fine e il tramonto di un inizio" parafrasando quello che diceva la prof, lei e due mie compagne di classe rimasero colpite da questo istintivo e per me banale gioco di parole ed io ne rimasi lusingato. Avevo 15 anni e dopo una delusione d'amore ho iniziato a scrivere e non ho più smesso. Ultimamente sto cercando di usare questo strumento di comunicazione per descrivere la bellezza del posto dove vivo.