Sono un ventriloquo del silenzio
sussurro con voce d'abisso
la profondità dei miei pensieri
ne trattengo a stento il senso
ma costantemente vibro nell' anima
al suono delle sue parole incompresibili

06/06/1996

venerdì 28 giugno 2013

Ecco dove ti ho perduta

Ecco dove ti ho perduta
ora mi è così chiaro,
quelle dolci poesie arruffate
annodate ai tuoi folti ricci
che il pettine affilato
ha strappato via
sono i miei silenzi
di adesso.

Ecco dove ti ho perduta
mi è chiaro solo adesso,
come il punto alla fine di un libro
altro spazio non c'era per te
se non tornando indietro
a risfogliare i tuoi occhi
come qualcosa di già scritto
e immutabile.

Ecco dove ti ho perduta
mai avevo creduto al destino
alla piccola parte che ci aveva assegnato,
la lentezza di quei giorni
ora mi è magica ma incomprensibile,
breve era la scadenza dell'amore
che il tempo ci aveva regalato
avremmo dovuto bruciare gli attimi
e ubriacarci di loro.

Ecco dove ti ho perduta
credendo il tempo eterno
e l'amore forte come una quercia
il fulmine ci ha lasciato esausti
col cuore in fiamme ma lacerato
nelle due facce della vita
senza l'ebbrezza dell'inganno
con l'anima nuda alla realtà:
mai rifaremo quel salto
ora che è chiaro dove cadremo.

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PERCHE' SCRIVO

Un giorno dissi a voce alta mentre ero sui banchi del ginnasio "l'alba di una fine e il tramonto di un inizio" parafrasando quello che diceva la prof, lei e due mie compagne di classe rimasero colpite da questo istintivo e per me banale gioco di parole ed io ne rimasi lusingato. Avevo 15 anni e dopo una delusione d'amore ho iniziato a scrivere e non ho più smesso. Ultimamente sto cercando di usare questo strumento di comunicazione per descrivere la bellezza del posto dove vivo.