Sono un ventriloquo del silenzio
sussurro con voce d'abisso
la profondità dei miei pensieri
ne trattengo a stento il senso
ma costantemente vibro nell' anima
al suono delle sue parole incompresibili

06/06/1996

domenica 29 gennaio 2012

PARADOSSI

Ho sotto controllo l'uscita
in mezzo al fumo ne  vedo l'insegna
e se la gente corre e si calpesta
io i tuoi occhi non perdo di vista
so che aspetti più di una risposta
vedo bruciare cose e parole
chi scappa con la schiena in fiamme
e chi si butta nel fuoco e chi lo spegne
o almeno ci prova
tutti insieme in questo incendio di immagini
dove speranze e paure si fondono
dove i contrari si confondono.

Ci guardiamo negli occhi in silenzio
senza fare domande aspettando
che la furia delle fiamme ci circondi
consapevoli che la salvezza in fondo
sia in quel tacito guardarsi
fuggiremo in direzioni opposte
ognuno nello sguardo dell'altro
respireremo oltre la coltre di cenere
che inevitabilmente ci sarà
resisteremo al calore delle pareti
che alla fine ci penetrerà
e brucieremo come due amanti
anche quando tutto crollerà.

domenica 22 gennaio 2012

GUARDA LE MIE OSSA (a B.)


Guarda le mie ossa spazi bianchi tra fibre di oceano
disegni stilizzati di immagini che nuotano
nel cielo gonfio di cumulonembi,
nelle forme delle nuvole riconoscimi
prima che il vento stiracchi i miei contorni
confondendomi con un altro,
con un altro silenzio, una voce in attesa,  due occhi sbarrati,
una pancia parlante  i suoni interiori dell'anima.

In fondo sono stato solo l'ombra delle tue paure e dei tuoi desideri
sono stato il tuo giaciglio di notte la tua stampella di giorno
lungo quelle strade strapiene di gente distratta
che odiavi
in fondo sono stato solo l'ispirazione dei tuoi giorni migliori
sono stato la rete per non cadere ,per continuare a volare
lungo quella strada percorsa dai tuoi piedi più volte
senza calpestarla,
in fondo sono stato solo il tuo bacio migliore
il tuo odore preferito
la poesia più profonda
che più ti ha ferito.
In fondo ti ho solo portato via
la parte migliore di noi.

03.02.2011

venerdì 20 gennaio 2012

INFINITE ARMI





Ho avuto un sogno
so di averlo avuto
perchè sono stato bambino
con  tutte le strade aperte
ed infinite armi,
ho avuto un sogno
o almeno cosi credevo
e tutto era nuovo
e io  imparavo
a conoscere me e il mondo
come se fossi il primo
come se avessi un talento
come se in tutto  potessi riuscire

Ma del  sogno
che avevo
poco è rimasto crescendo
e alcune strade ho lasciato
prendendone altre
anche se non ci credevo
e se ancora mi stupisco
e ancora ho da imparare
da me e dal mondo
so che ho perso
e in niente ho talento
e questo è il mio limite.



RIC

Quando la lama ferendo aprì una breccia
nell'albume della mia oscurità
sentii una mano sollevarmi nel cielo
e il freddo respiro oltre il guscio

il mio primo ansimo non distese l'alveolo
e con rabbia avvertii fame di vento
e cianotico divenne il mio umido  profilo
mentre emergevo dalla pancia del mare

mi ritrovai in un guscio trasparente e secco
con tubi fili aghi e mollette nel corpo
cercando degli occhi sconosciuti e desiderati
caddi in un sonno non scelto dopo essermi liberato

aspetto da ore di dissetarmi dalla morbida fonte
quel caldo che in natura sa dare solo un abbraccio
quella voce sentita chiamarmi nello stesso modo
dentro l'antro che precede la vita atmosferica

…...

ho trascorso giorni di pace fittizia in attesa
che il corpo e il connettivo del mio calco
completassero il cerchio della maturazione
fino ad uscire dalla serra nascendo di nuovo

sono nato due volte tanto ho amato la vita
ora riempio l'atmosfera col mio elementare pianto
ed il mondo con la felicità
di un bimbo.

NOV 2011/GEN 2012

giovedì 12 gennaio 2012

COMPAGNA DI STUDI

Viso anglossassone con profilo tagliente
occhi e capelli chiari sopra labbra sottili
una pelle bianca e lucida
dove ogni emozione affiora
arrossando gli zigomi

la sua parlata fluente e ritmica
costruisce treni di frenetici pensieri
che fatichi a seguire

i suoi occhi fissi fieri sicuri  non sostieni a lungo
per paura che ti entri dentro
a frugarti tra emozioni e paure

ha il passo goffo come di un maschio
e non porta mai una gonna corta
per via dei suoi polpacci
ma sa essere un caro "amico"
e una tenera ed ipertinente amante
anche solo di una notte

Se beve è incontenibile
sa farti ridere di tutto con la sua risata
i suoi piccoli denti le labbra stirate

a volte impulsiva se perde la pazienza
che devi portarla via
perchè non sa mai lasciar perdere
e deve dire l'ultima sempre.
Siamo cresciuti insieme
fino a baciarci lasciarci e ritrovarci
abbiamo creduto ognuno nell'altro
siamo e saremo sempre amici
anche se non ci sentiamo più.

12/01/2012

PERCHE' SCRIVO

Un giorno dissi a voce alta mentre ero sui banchi del ginnasio "l'alba di una fine e il tramonto di un inizio" parafrasando quello che diceva la prof, lei e due mie compagne di classe rimasero colpite da questo istintivo e per me banale gioco di parole ed io ne rimasi lusingato. Avevo 15 anni e dopo una delusione d'amore ho iniziato a scrivere e non ho più smesso. Ultimamente sto cercando di usare questo strumento di comunicazione per descrivere la bellezza del posto dove vivo.