Sono un ventriloquo del silenzio
sussurro con voce d'abisso
la profondità dei miei pensieri
ne trattengo a stento il senso
ma costantemente vibro nell' anima
al suono delle sue parole incompresibili

06/06/1996

giovedì 12 gennaio 2012

COMPAGNA DI STUDI

Viso anglossassone con profilo tagliente
occhi e capelli chiari sopra labbra sottili
una pelle bianca e lucida
dove ogni emozione affiora
arrossando gli zigomi

la sua parlata fluente e ritmica
costruisce treni di frenetici pensieri
che fatichi a seguire

i suoi occhi fissi fieri sicuri  non sostieni a lungo
per paura che ti entri dentro
a frugarti tra emozioni e paure

ha il passo goffo come di un maschio
e non porta mai una gonna corta
per via dei suoi polpacci
ma sa essere un caro "amico"
e una tenera ed ipertinente amante
anche solo di una notte

Se beve è incontenibile
sa farti ridere di tutto con la sua risata
i suoi piccoli denti le labbra stirate

a volte impulsiva se perde la pazienza
che devi portarla via
perchè non sa mai lasciar perdere
e deve dire l'ultima sempre.
Siamo cresciuti insieme
fino a baciarci lasciarci e ritrovarci
abbiamo creduto ognuno nell'altro
siamo e saremo sempre amici
anche se non ci sentiamo più.

12/01/2012

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PERCHE' SCRIVO

Un giorno dissi a voce alta mentre ero sui banchi del ginnasio "l'alba di una fine e il tramonto di un inizio" parafrasando quello che diceva la prof, lei e due mie compagne di classe rimasero colpite da questo istintivo e per me banale gioco di parole ed io ne rimasi lusingato. Avevo 15 anni e dopo una delusione d'amore ho iniziato a scrivere e non ho più smesso. Ultimamente sto cercando di usare questo strumento di comunicazione per descrivere la bellezza del posto dove vivo.