Dovunque vada sento delle voci
che mi perseguitano
e per quanto corra l'eco dei miei pensieri
mi precede e mi ritorna come un rigurgito
la mia vita pensata straripa oltre il presente
e mi richiama a immaginarmi in parallelo
in ogni posto dove sono stato
stringe la fisarmonica del tempo e mi sovrappone
come un origami di me stesso appiattito
nell'unico istante che sto vivendo.
La felicità unisce estremi di abisso
e riemergo nel silenzio
unitamente disperso.
Sono un ventriloquo del silenzio
sussurro con voce d'abisso
la profondità dei miei pensieri
ne trattengo a stento il senso
ma costantemente vibro nell' anima
al suono delle sue parole incompresibili
06/06/1996
sussurro con voce d'abisso
la profondità dei miei pensieri
ne trattengo a stento il senso
ma costantemente vibro nell' anima
al suono delle sue parole incompresibili
06/06/1996
giovedì 26 giugno 2014
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PERCHE' SCRIVO
Un giorno dissi a voce alta mentre ero sui banchi del ginnasio "l'alba di una fine e il tramonto di un inizio" parafrasando quello che diceva la prof, lei e due mie compagne di classe rimasero colpite da questo istintivo e per me banale gioco di parole ed io ne rimasi lusingato. Avevo 15 anni e dopo una delusione d'amore ho iniziato a scrivere e non ho più smesso. Ultimamente sto cercando di usare questo strumento di comunicazione per descrivere la bellezza del posto dove vivo.