Sono un ventriloquo del silenzio
sussurro con voce d'abisso
la profondità dei miei pensieri
ne trattengo a stento il senso
ma costantemente vibro nell' anima
al suono delle sue parole incompresibili

06/06/1996

sabato 26 gennaio 2013

Mare

In questa spiaggia grigia
le mie impronte sembrano eterne
una cicatrice immortale
tra un'onda e l'altra

il mare si è preso tutto
e questo  lembo di sabbia
appiattito dall' ultima pioggia
sembra indicarmi lavia

la seguo contro vento
con gli occhi quasi chiusi
nessuna anima mi accompagna
solo qualche gabbiano

sento freddo ai piedi
freddo agli occhi e alle labbra
ma sento l'odore del mare
e sto bene anche così

sono lungo questa strada
lunga quanto una vita
non  mi è chiara la meta
ma ascolto il rumore delle onde

aspettando la mia.

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PERCHE' SCRIVO

Un giorno dissi a voce alta mentre ero sui banchi del ginnasio "l'alba di una fine e il tramonto di un inizio" parafrasando quello che diceva la prof, lei e due mie compagne di classe rimasero colpite da questo istintivo e per me banale gioco di parole ed io ne rimasi lusingato. Avevo 15 anni e dopo una delusione d'amore ho iniziato a scrivere e non ho più smesso. Ultimamente sto cercando di usare questo strumento di comunicazione per descrivere la bellezza del posto dove vivo.