Sono un ventriloquo del silenzio
sussurro con voce d'abisso
la profondità dei miei pensieri
ne trattengo a stento il senso
ma costantemente vibro nell' anima
al suono delle sue parole incompresibili

06/06/1996

martedì 19 giugno 2012

Incognite

Come estranei all'elemento,
incognite destabilizzanti
di un'estate alle porte,
due giovani di colore
nuotavano sulle onde
e perfetti  ridevano

abituato come ero a vederli
avanti e indietro sotto il sole
con il loro carico di orpelli 
a volte tra l'indifferenza
a volte nell'insofferenza
mi sono incantato
a guardarli

non so se altri hanno visto
due giovani giocare
come noi
raffreddarsi il corpo
e lo spirito
nel mare intorpidito
dalle onde

ma io
solo per un attimo
ho visto
un mondo possibile
dove i primi e gli ultimi
nuotano assieme.

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PERCHE' SCRIVO

Un giorno dissi a voce alta mentre ero sui banchi del ginnasio "l'alba di una fine e il tramonto di un inizio" parafrasando quello che diceva la prof, lei e due mie compagne di classe rimasero colpite da questo istintivo e per me banale gioco di parole ed io ne rimasi lusingato. Avevo 15 anni e dopo una delusione d'amore ho iniziato a scrivere e non ho più smesso. Ultimamente sto cercando di usare questo strumento di comunicazione per descrivere la bellezza del posto dove vivo.