Sono un ventriloquo del silenzio
sussurro con voce d'abisso
la profondità dei miei pensieri
ne trattengo a stento il senso
ma costantemente vibro nell' anima
al suono delle sue parole incompresibili

06/06/1996

sabato 10 marzo 2012

PALE EOLICHE


E soffia appiattendo i canneti
sradicando i più forti alberi
sollevando sabbie e polveri
indicando i suoi percorsi preminenti
con le sue impronte violente

soffia soffia su immensi mulini bianchi
che girano lentamente, mostrando le pale,
che si stagliano sui profili dei monti
come maestosi cigni epilettici

la sua forza si nasconde e corre nelle viscere,
da turbine sospese in nervi sotterranei
l'oro trasparente diventa motore supremo
e rianima i desertici campi incolti

eppure rimane nella pelle delle colline,
come un ponfo lasciato da un insetto,
la traccia del passaggio di un altro
come un pozzo scavato verso il cielo

soffia soffia ma non per noi
questo vento pulito che muove il mare
e ci ruba l'anima

08/11/2011

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PERCHE' SCRIVO

Un giorno dissi a voce alta mentre ero sui banchi del ginnasio "l'alba di una fine e il tramonto di un inizio" parafrasando quello che diceva la prof, lei e due mie compagne di classe rimasero colpite da questo istintivo e per me banale gioco di parole ed io ne rimasi lusingato. Avevo 15 anni e dopo una delusione d'amore ho iniziato a scrivere e non ho più smesso. Ultimamente sto cercando di usare questo strumento di comunicazione per descrivere la bellezza del posto dove vivo.