Sono un ventriloquo del silenzio
sussurro con voce d'abisso
la profondità dei miei pensieri
ne trattengo a stento il senso
ma costantemente vibro nell' anima
al suono delle sue parole incompresibili

06/06/1996

domenica 19 febbraio 2012

IL MIO POETA


Vorrei non conoscere il mio poeta
sapere della vita se esce e che mangia
vorrei non conoscere nemmeno la faccia
il colore degli occhi, gli occhiali che porta
vorrei in realtà neanche esistesse
che nè fame, sete o desideri avesse
vorrei che i suoi versi sul foglio bianco
nascessero soli senza della penna il tocco.

Ma se davvero esistesse il mio poeta
vorrei avesse le mani di tanti e gli occhi di pochi
vorrei che scorresse tra fortune e sogni
di gente distratta, contratta e perfetta
vorrei che insieme provasse odio ed amore
che avesse pazienza e impazienza al dolore
vorrei che il suo scrivere versi fosse
come il seno di Eva e di Adamo le coste .


21/11/2010

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PERCHE' SCRIVO

Un giorno dissi a voce alta mentre ero sui banchi del ginnasio "l'alba di una fine e il tramonto di un inizio" parafrasando quello che diceva la prof, lei e due mie compagne di classe rimasero colpite da questo istintivo e per me banale gioco di parole ed io ne rimasi lusingato. Avevo 15 anni e dopo una delusione d'amore ho iniziato a scrivere e non ho più smesso. Ultimamente sto cercando di usare questo strumento di comunicazione per descrivere la bellezza del posto dove vivo.