Sono un ventriloquo del silenzio
sussurro con voce d'abisso
la profondità dei miei pensieri
ne trattengo a stento il senso
ma costantemente vibro nell' anima
al suono delle sue parole incompresibili

06/06/1996

sabato 7 aprile 2012

Rianimazione

L'ultimo respiro è  un rantolo che deforma il viso
una smorfia che ci accomuna sulla soglia della vita
che ci rende somiglianti maschere riflesse nel buio
esposte senza appiglio  lungo il baratro del silenzio

la bocca distorce in un bacio ed un soffio di flauto
gli occhi immerge in uno stagno  straripante di vuoto
la pelle distende appiattendo ogni ruga del tempo
assumendo il candore cereo di una statua di gesso

alla fine l'ultimo fiato si confonde nell'aria che respiri
e in una pausa che  il tempo ferma in stirati secondi
l'anima trasale dal corpo ancor caldo senza staccarsi
e ci guarda senza emozione nel limbo tra i  due mondi

allora col palmo della mano batti il ritmo al suo cuore
e con un pallone riempi di ampi respiri il suo polmone
finchè una scossa  resusciti in un balzo il corpo inerme
da costringere l'eterea anima a riempir la vuota carne

il respiro si fa  veloce e forte a recuperare gli altri persi
il cuor riprende come niente fosse la sua danza dei sensi
gli occhi si accendono di luce e le pupille allor si stringono
le parole parlano di un rubato sogno da cui si destano 

mi piace credere ad un Dio solenne che alla sua anima abbia
sbattuto in faccia  la porta eterna del viaggio di sola andata
e non al caso fortuito di una banale e illogica coincidenza
che mescola ad occhi  chiusi i numeri e poi incurante li pesca.

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PERCHE' SCRIVO

Un giorno dissi a voce alta mentre ero sui banchi del ginnasio "l'alba di una fine e il tramonto di un inizio" parafrasando quello che diceva la prof, lei e due mie compagne di classe rimasero colpite da questo istintivo e per me banale gioco di parole ed io ne rimasi lusingato. Avevo 15 anni e dopo una delusione d'amore ho iniziato a scrivere e non ho più smesso. Ultimamente sto cercando di usare questo strumento di comunicazione per descrivere la bellezza del posto dove vivo.