Sono un ventriloquo del silenzio
sussurro con voce d'abisso
la profondità dei miei pensieri
ne trattengo a stento il senso
ma costantemente vibro nell' anima
al suono delle sue parole incompresibili

06/06/1996

martedì 17 aprile 2012

Venticinque

Caduto in trappola
nello slancio di una corsa
che strozzava il respiro
hai abbandonato l'ormeggio
salpando col tuo cuore
nel viaggio più lungo

ora c'è chi piange
tutto si ferma
il solito utile
dolore

ma mai smetterà
di battere il tuo sorriso
fossilizzato

mai nessuno capirà
la tua felicità.

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PERCHE' SCRIVO

Un giorno dissi a voce alta mentre ero sui banchi del ginnasio "l'alba di una fine e il tramonto di un inizio" parafrasando quello che diceva la prof, lei e due mie compagne di classe rimasero colpite da questo istintivo e per me banale gioco di parole ed io ne rimasi lusingato. Avevo 15 anni e dopo una delusione d'amore ho iniziato a scrivere e non ho più smesso. Ultimamente sto cercando di usare questo strumento di comunicazione per descrivere la bellezza del posto dove vivo.