Sono un ventriloquo del silenzio
sussurro con voce d'abisso
la profondità dei miei pensieri
ne trattengo a stento il senso
ma costantemente vibro nell' anima
al suono delle sue parole incompresibili

06/06/1996

venerdì 30 novembre 2012

Non più parole


Abbracciami con le tue spire e con la lingua riempimi
penetra nelle mie orecchie fino a rendermi sordo
non è di parole che ho ora bisogno
graffiami con i tuoi artigli e con il becco feriscimi
svuotami  il sangue delle vene fino a rendermi inerme
non è di lottare che ora ho bisogno

vorrei arrendermi, farmi cullare dal mare e dal vento
incosciente librarmi nel sonno immortale
preda di un emozione padrona di ogni mio senso

abbracciami con il tuo sguardo e con i baci riempimi
penetra nelle mie orecchie fino a sentirmi dentro
non è di parole che ho bisogno
graffiami con le tue carezze e con le labbra nutrimi
riempimi lo stomaco di baci fino a rendermi sazio
non è di parole che ho bisogno

vorrei distendermi, farmi coccolare dal mare e dal vento
incosciente librami nell'amore mortale
preda di un emozione padrona di ogni mio senso

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PERCHE' SCRIVO

Un giorno dissi a voce alta mentre ero sui banchi del ginnasio "l'alba di una fine e il tramonto di un inizio" parafrasando quello che diceva la prof, lei e due mie compagne di classe rimasero colpite da questo istintivo e per me banale gioco di parole ed io ne rimasi lusingato. Avevo 15 anni e dopo una delusione d'amore ho iniziato a scrivere e non ho più smesso. Ultimamente sto cercando di usare questo strumento di comunicazione per descrivere la bellezza del posto dove vivo.