Sono un ventriloquo del silenzio
sussurro con voce d'abisso
la profondità dei miei pensieri
ne trattengo a stento il senso
ma costantemente vibro nell' anima
al suono delle sue parole incompresibili

06/06/1996

lunedì 14 maggio 2012

Il ginepro

Ho in me il dolore emergente
di un germoglio che spacca la roccia
e fecondo si erge in stelo di foglie
come ali verdi in un volo radente

mi nutro di sabbia e acqua piovana
che colora di muschio le pareti spioventi
e salgo librandomi a quel lembo di cielo
per scaldarmi al rapido scorrere del sole

Sto eretto sicuro e fiero di me
e vivo contro la gravità
della vita stessa
che ci appiattisce
nell'utile mediocrità.

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PERCHE' SCRIVO

Un giorno dissi a voce alta mentre ero sui banchi del ginnasio "l'alba di una fine e il tramonto di un inizio" parafrasando quello che diceva la prof, lei e due mie compagne di classe rimasero colpite da questo istintivo e per me banale gioco di parole ed io ne rimasi lusingato. Avevo 15 anni e dopo una delusione d'amore ho iniziato a scrivere e non ho più smesso. Ultimamente sto cercando di usare questo strumento di comunicazione per descrivere la bellezza del posto dove vivo.