la libertà
noi a meno ne faremo
distratti e corrotti
nel crederla un pericolo
più che un diritto
non più gabbie
perchè il terrore tiene
più di una catena,
staremo immobili
nell'ora d'aria
senza guardie
solo noi stessi
non sapremo più
chi è il nemico
perchè tutti lo saranno
tranne quelli dietro al vetro
che mai vedremo
e le case-prigioni
saranno i nostri rifugi
dal vicino
non ci costringeranno
faremo noi tutto quello
che loro vorranno,
dentro al labirinto
nello stesso modo
ci muoveremo
verso la stessa uscita
allineati andremo
non dovranno bruciarli
i libri
perchè nessuno più li leggerà
nessuna inquisizione
o censura tornerà
i monitor e gli smartphone
ci completeranno
non parleremo più tra noi
senza intermediaria
una tecnologia
le idee non devono
odorare di umanità
ma eteree come utopie
devono scemare
in distanze
mai sapremo di essere
vittime dell'omologazione
sterili consumatori di merci
viaggiatori senza viaggio
studiosi passivi di storia,
scienza ed economia
schiavi inconsapevoli
di un'invisibile minoranza.
o peggio guarderemo
estasiati i fili che ci sostengono
e guidati consumeremo la vita
come richiesto
credendo vera
la felicità
che ci impongono.
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