Le cosce divaricate di una femmina dai due volti
lasciano intravedere lascive traiettorie convergenti
nella voragine creata dall'acqua e dai venti
a vederla ora sembra calma e silenziosa
l'acqua scorre leggera in verdi pozze trasparenti
tra pietre e massi bianchi e lucenti
ma d'inverno quest'incavo è il rumore ansimante
del turgido fiume che penetra e divora ogni anfratto
che soffia e sfoga ogni passione
a vederla ora sembra vuota questa fessura
nel cui utero profondo trapassa sotterraneo
il seme incestuoso della natura
ma in passato questo ventre vuoto
era colmo di forza e di vita
questo ventre ha partorito Dio
e il mondo intero.
11/06/2011
Sono un ventriloquo del silenzio
sussurro con voce d'abisso
la profondità dei miei pensieri
ne trattengo a stento il senso
ma costantemente vibro nell' anima
al suono delle sue parole incompresibili
06/06/1996
sussurro con voce d'abisso
la profondità dei miei pensieri
ne trattengo a stento il senso
ma costantemente vibro nell' anima
al suono delle sue parole incompresibili
06/06/1996
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PERCHE' SCRIVO
Un giorno dissi a voce alta mentre ero sui banchi del ginnasio "l'alba di una fine e il tramonto di un inizio" parafrasando quello che diceva la prof, lei e due mie compagne di classe rimasero colpite da questo istintivo e per me banale gioco di parole ed io ne rimasi lusingato. Avevo 15 anni e dopo una delusione d'amore ho iniziato a scrivere e non ho più smesso. Ultimamente sto cercando di usare questo strumento di comunicazione per descrivere la bellezza del posto dove vivo.
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