Sono un ventriloquo del silenzio
sussurro con voce d'abisso
la profondità dei miei pensieri
ne trattengo a stento il senso
ma costantemente vibro nell' anima
al suono delle sue parole incompresibili

06/06/1996

lunedì 7 novembre 2011

OMBRE DI PLASTICA

Siamo ombre di plastica divorate dal mercato delle cose
rifiuti indifferenziati col prezzo adosso
felicità comprate da poco e già svalutate
siamo euforici di avere inutili oggetti per accumularli
in linea su tutte le frequenze senza più fili
in viaggio per posti da vedere solo in vetrina

siamo pezzi di plastica che attraversano oceani
e che uccidono lentamente lungo le spiagge deserte
felicità imitate perche viste in televisione
siamo euforici di tentare la sorte per andare oltre
in cerca di cose che troviamo prima di desiderarle
in viaggio per posti dove neanche ci vogliono.

siamo impronte di plastica lasciate dal mercato delle cose
insegne pubblicitarie sul nostro corpo
felicità rifiutate solo perchè di poco conto
siamo euforici di mangiare,bere respirare fino a riempirci
in cerca di sapori nuovi, emozioni forti, energie infinite
in viaggio per posti dove il peso dei giorni non pesa.

siamo ombre di plastica incollate pure in fretta
persone sole coi paraocchi verso ciò che gli spetta
felicità a danno di altri senza sentirne la colpa
siamo euforici di sentire che  a noi non tocca
in cerca di una pace imperfetta,di gloria immeritata
in viaggio per posti obbligati e sogni confezionati.

23.01.2010

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PERCHE' SCRIVO

Un giorno dissi a voce alta mentre ero sui banchi del ginnasio "l'alba di una fine e il tramonto di un inizio" parafrasando quello che diceva la prof, lei e due mie compagne di classe rimasero colpite da questo istintivo e per me banale gioco di parole ed io ne rimasi lusingato. Avevo 15 anni e dopo una delusione d'amore ho iniziato a scrivere e non ho più smesso. Ultimamente sto cercando di usare questo strumento di comunicazione per descrivere la bellezza del posto dove vivo.