Sono un ventriloquo del silenzio
sussurro con voce d'abisso
la profondità dei miei pensieri
ne trattengo a stento il senso
ma costantemente vibro nell' anima
al suono delle sue parole incompresibili

06/06/1996

sabato 5 novembre 2011

OCCHI DELLA NOTTE (NR sardegna 2010)


Sebbene   sia orfano del sole
il cielo di notte  ha la luna e le stelle,
e le strade di campagna un manto scuro
fatto di ombre nere diluite nel buio
io ho solo la mia luce che proietta un cono
oltre il quale tutto mi è assente.

La mia luce trema e confonde i contorni
mentre le ruote girano e i freni fischiano,
intorno gli animali non dormono,
nascosti e protteti dall'oscurità,
escono incuriositi dai rifugi del giorno.

La mia luce quando si allontana dalla strada
entra nei loro occhi e ritorna riflessa nei miei
e mi accorgo di un mondo dimenticato
non ostile nè indifferente
che ci circonda circondato.

Io uomo sto nel cuore della terra
coperto dalle ombre della notte
lungo una strada che taglia
questa apparente solitudine
a fare domande che loro non fanno
ad inseguire un qualcosa che loro non sanno.

........negli occhi della notte
che non sapevo
che avesse
ho scoperto l'istinto di vivere
che non sapevo di avere.

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PERCHE' SCRIVO

Un giorno dissi a voce alta mentre ero sui banchi del ginnasio "l'alba di una fine e il tramonto di un inizio" parafrasando quello che diceva la prof, lei e due mie compagne di classe rimasero colpite da questo istintivo e per me banale gioco di parole ed io ne rimasi lusingato. Avevo 15 anni e dopo una delusione d'amore ho iniziato a scrivere e non ho più smesso. Ultimamente sto cercando di usare questo strumento di comunicazione per descrivere la bellezza del posto dove vivo.